Prolegomeni per un sisma entropico è il senso di questa mostra che sta invece della vacanza o in forma di vacanza.

In vacanza dalla regolare programmazione essendo caduta la regola di regolarità, gli artisti che gestiscono gli spazi di R + S / AK si cimentano in una mostra in progress, dove opere, semilavorati, gesti, intuizioni, si incrociano a sperimentare la cancellazione dei segnali spazio-temporali che definiscono una mostra in quanto mostra. Non vi sarà inaugurazione ma un inizio probabile con una fine possibile per una mostra che si sa quando inizia ma non esattamente quando finisce perché ci piacerebbe vederla proseguire per un tempo indeterminato in ognuno di noi. Nel mezzo e nel mentre si snoderà un percorso non prevedibile animato anche dall’interferenza e dalla partecipazione attiva e nomade di altri artisti invitati a transitare ad uno ad uno, di quando in quando.

Non sappiamo bene se visitare D.O.P.O. somiglierà più ad uno studio-visit che alla visita di una mostra, o viceversa, ma sappiamo per certo che sarà da “camminare” fisicamente e non virtualmente.

 

Prolegomena for an entropic earthquake: that’s this exhibition’s meaning, which stands instead of a holiday or in in the shape of not being there.
Lacking a standard planning, after the steadiness rule fell apart, the artists in charge of R + S / AK are dealing with an in-progress exhibition, where artworks, semifinished works, gestures and intuitions intersect, undergoing the deletion of the space-time signals defining an exhibition. Instead of an opening there is a likely kick-off and a possible ending of an exhibition with a known beginning but no closing date, since we would like it to live in our souls for an indefinite period of time. In that space and during that time, an unpredictable path is going to unfold, enlivened by the interference of other artists, which we’ll invite, occasionally and one by one, to a nomadic and active participation.
We are not sure if a visit to D.O.P.O. (After) will be more like a studio-visit or a visit at an exhibition, but we know that you have to walk through it physically, not virtually.