Il titolo da un’intuizione di una spettatrice
“le sue operazioni aggrediscono i confini dell’identità delle cose che ci circondano, come estrema difesa dal loro accerchiamento, dalla loro presa”
dentro
il morso osceno della maschera
Il doppio dei vetri
il circo grave della ceramica senza fondo
Da riss(e) la messa in scena di una realtà fatta a pezzi e ancora funzionante
Carlo Dell’Acqua
È attivo a Milano dove ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera. Espone il suo lavoro in diversi spazi e manifestazioni, tra le ultime:“AndarXporte” , Palazzo Archinto, Milano. “I circoli di Käthe”, cose cosmiche, Conferenza Passeggiando@SS36. “La fine del nuovo”, Meštrovićev paviljon, Zagabria. “close-up” ex Carcere Giudiziario, Sant’Agata, Bergamo. “Videoart Yearbook”, Bologna. “Entrée.00”, studio di Gianluca Codeghini, Milano. “Motivi di famiglia”, Villa di Toppo Florio, Buttrio, Udine. “Byob”, Museo Pecci, Milano . “cose cosmiche”, Galleria Artra, Milano. ”Il pathos delle forme” Galleria Milano, Milano.