Eugenia Vanni lavora dall’interno della pittura, più precisamente sul suo intorno. Il bordo ne è il limite ma è anche quel soggetto che favorisce modi diversi di guardare: non più frontalmente ma lateralmente, non più cercando la raffigurazione ma scoprendo le movenze del colore. Al pari dell’arte, per Vanni anche la pittura è realizzabilità 

e attuazione: ben prima delle immagini sono i processi che le rendono possibili a essere moventi per le sue opere. Ma per Vanni il bordo è anche una questione privata, un modo per rimettere continuamente in discussione il 

da farsi, per riattivare la sua riflessione sull’arte.

Sono questi i presupposti della sua mostra personale da riss(e). Una esposizione animata dall’esigenza di sviluppare una interrogazione intorno al suo ruolo di artista, a che cosa ha fatto e sta facendo con il suo operato, alle principali influenze che lo determinano. Attraverso una selezione di opere Vanni si esprime interrogando sé stessa, la sua pratica pittorica, le sue origini. Imprescindibile è dunque il legame con il padre, l’artista Giuliano Vanni, con il quale la figlia intraprende un dialogo poetico relazionandosi alle sue opere.

Quella allestita da riss(e) è una mostra sul rappresentabile, sul farsi della pittura, allo stesso tempo un omaggio a Giuliano Vanni e alle radici di una familiarità artistica imprescindibile per gli sviluppi odierni della poetica 

di Eugenia Vanni.

 

 

Eugenia Vanni (Siena 1980) si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e la NABA di Milano. Affrontando i temi del processo e dello spazio pittorico, con la sua ricerca mette in discussione la visione del quadro utilizzando gli elementi che fanno parte delle tecniche pittoriche, dei supporti e delle tecniche delle belle arti in generale. Elabora processi di estremizzazione anche delle tecniche incisorie, lavorando sul concetto di matrice trovata o spontanea, dove il segno grafico diventa una testimonianza del vivere quotidiano e del passaggio del tempo. Ha esposto le sue opere in spazi pubblici e gallerie private in Italia e all’estero tra i quali si ricordano: Italian Cultural Institute (New York), MAN (Nuoro), Museo Marino Marini (Firenze), Casa Masaccio (San Giovanni Val d’Arno), MAC (Lissone), Museo Internazionale e Biblioteca della Musica (Bologna), Villa Pacchiani Santa Croce sull’Arno (Pisa), Museo di Villa Croce, (Genova), Santa Maria della Scala (Siena), Galleria Fuoricampo (Siena). Nel 2016 ha fondato con l’artista Francesco Carone il Museo d’Inverno di Siena. Ha vinto l’edizione 2022-2023 del PAC, Piano per l’arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Attualmente è tutor di Multimedia Art presso l’istituto Marangoni di Firenze e insegna Pittura alla LABA di Firenze.

 

www.eugeniavanni.it

www.galleriafuoricampo.com

www.museodinverno.com