La mostra, che chiude la stagione di Riss(e), presenta una serie di nuove sculture dell'artista inglese attualmente residente a Vancouver. La concezione della mostra ha un punto d'origine molto
chiaro: la scultura, intesa nella sua componente più spaziale e materica. L'opera è prima di tutto un'immagine, un oggetto, o per lo meno parte di un oggetto. Un frammento, un dettaglio, una
corda, una piccola fotografia o una lastra con un misterioso alfabeto iscritto si ricollegano ad un più ampio universo di immagini e sistemi che tutti riconosciamo, ma che ad una lettura più
attenta ci lasciano perplessi. In realtà non capiamo da dove esse provengano effettivamente, anzi non lo sappiamo. Ecco l'uso che Richard Clements fa del linguaggio e della storia, quella
materiale: utilizzarne l'alfabeto per poi parlarci in una lingua sconosciuta. L'opera di Clements non è però nichilista o decostruttivista, anzi l'utilizzo che l'artista fa di materiali
semplici, forme primitive e archetipiche, è fondativa di un nuovo linguaggio che allude, contemporaneamente, ad un passato remoto, lontanissimo e dimenticato. E' come se l'artista, in qualche
modo, incarnasse la figura di Mnemone. Personaggio classico, mitologico che aveva la funzione di far ricordare, di essere colui che è capace di indicare all'eroe quali fossero gli insegnamenti
dei padri da non dimenticare, da non cancellare. Il mito di Achille vuole però che Mnemone fallisca. Doveva costantemente ricordare all'eroe di non uccidere alcun figlio di Apollo, per
scongiurare la morte di entrambe, ma non riuscì ad impedire l'assassinio di Tenete. Forse ogni artista è Mnemone. Richard Clements, consapevole di ciò non parla del passato, che
inevitabilmente tradirebbe, bensì utilizza i suoi segni, torna all'origine della scrittura per costruire un alternativo sistema di comunicazione.
Alessandro Castiglioni
Richard Clements was born in London, England in 1983. After completing his BFA (sculpture) at The Alberta College of Art and Design in 2005 he went on to study Fine Art at Goldsmiths College,
acquiring his MFA in 2007. Since then he has exhibited nationally and internationally. 2013 Day Treads On Night, Paul Kuhn Gallery, Calgary, (CND); Dialogos, CACT, Bellinzona, (CH); Art13, Fold
Gallery, London (U.K) / 2011 Matter, APT Gallery, London (U.K); Archaeology & Nostalgia (Part of N.O.K), O’artoteca, Milan (I); Floating & Waterlogged Objects, Fold Gallery, London (U.K)
/ 2010 Roaming. The Absence of Everything, Forum Stadtpark, Graz, (A) / 2009 Richard Clements: New Work, Room Arte, Milan (I); Alex Robbins and Richard Clements, MOT Gallery, London (U.K.); Part
One, Nordisk Kunst Plattform, Brusand (N) / 2008 Richard Clements: New Work, Tenderpixel Gallery, London (U.K.); Richard Clements: New Work, Brown Space, Milan (I); Terra Firma, Fold Gallery,
London (U.K.).
http://www.richard-clements.com/P AULKUHN.html