INTRINSECA MINOR: Gioioso, ho predeterminare scartabellata. Le mostro riacchiappata sorridendo, lo circoncidevate, frusterete, ho scarabocchiate spume, va’. Disadattata mille madornali vorrò, accadde di ledere per spillo (oh!), disseminavate su uovo volto. Ah, fischiettasti! Tu, topo, lo titoli “Tentennando spunto rompo sahariana”. Declamare filo no sposto, chiedevate giunti soliloqui. No, il barista che ho pegno barattava feconde sere. Carabiniere, leggete molti ozi!

GLORINO SARACENE: Nelle cacce sono sesso. Provo dipingere l’oro suo, chieda vi sposino…

TRAMANDAVATE LI DOLORI: Pronto rosolerò scaldapiedi. Sposso salamandre, ozi su il fienile. Penseremmo spesso panacee, fosse osso. Titolo: “Fischiettasti hanno potuto popò mantenendo sahariana trust”.

 

traduzione

ERMANNO CRISTINI: Ciao ho sentito ora Gabriele per la mostra del 18. Sto preparando il cs. e mi ha ricordato che ci eravamo accordati perché tu facessi un breve testo. La mostra è di Armando Della Vittoria ed è delle polaroid di scarpe che avevamo visto nel suo studio. Il titolo è "Tutti i passi che ho fatto non mi hanno portato da nessuna parte". La foto del Cs. sarà più o meno quella che ti invio di seguito. Bastano poche righe, ce la fai entro venerdì/sabato? Grazie (Gabriele ci tiene molto)

GIANCARLO NORESE: Sì, sono nel caos leccese. Lo spero. Due giorni di preavviso sono pochi...

ARMANDO DELLA VITTORIA: Sono oltre 200 polaroid di scarpe. Saranno messe sui fili dello spazio, non appese ma come se fossero sospese. Titolo: “Tutti i passi che ho fatto non mi hanno portato da nessuna parte”.

 

Giancarlo Norese

 

 

 

 

Armando della Vittoria arriva a Milano verso la fine degli anni 80 del secolo scorso. Deve avere circa 20 anni ma non c’è dato che lo confermi.

Nel 1989 viene selezionato per il Premio Saatchi&Saatchi ma poco prima della mostra viene eliminato per mancanza d’identità (risulta sprovvisto di documenti).

Nello stesso anno, con la complicità di Gabriele Di Matteo (uno dei tre vincitori del premio Saatchi&Saatchi) si inserisce all’interno della sua mostra nella galleria Fac-Simile di Milano.

Nel 1992 diventa direttore della rivista d’artista E il Topo fondata da Gabriele Di Matteo, Franco Silvestro, Piero Gatto e Vedova Mazzei.

Per questa carica assume il nome di Armando della Vittoria &Co.

Il numero 0 della rivista viene presentato negli spazi di Viafarini con una performance Il Cieco E il Topo realizzata da Armando della Vittoria &Co, Gatto Silvestro e Vedova Mazzei.

Nel 1992 partecipa alla mostra Imprese Mediali, a cura di Gabriele Perretta nella galleria Forum di Roma

Nel 1993 firma il numero 4 della rivista, Ad Aperto 93 si scambiarono per se stessi, alla Biennale di Venezia del 1993. Sempre da clandestino in quanto non risulta nei cataloghi della Biennale di quell’anno.

Nel 1996 dopo 10 numeri realizzati lascia la carica di direttore di E il Topo e la rivista termina le pubblicazioni.

Sempre in quell’anno, nella galleria Paolo Vitolo di Milano presenta il libro Biografie immaginarie edito da Edizioni Nuovi Strumenti e dalla Galleria Paolo Vitolo

Nel 2000 si appropria di un lavoro La Nuda Umanità  e lo presenta a suo nome a careof di Cusano Milanino. "Appropriazione indebita" viene successivamente definita da Di Matteo.

Se ne perdono le tracce fino al 2011 quando si ripresenta agli ex componenti di E il Topo con il N° 11 realizzato per la sua tesi di Laurea dal giovane artista  Francesco Fossati. Da qui la Rinascita della rivista a cui si aggiungono nella redazione Francesco Fossati, Mattia Barbieri, Monica Mazzone, Francesco Locatelli, Giovanna Francesconi, Luca Pozzi, Frederic Liver, David Liver, Giancarlo Norese, Steve Piccolo, Gak Sato, Debora Hirsch, Rossella Moratto, IAIN BAXTER& e Jimmie Durham dopo aver realizzato il suo n 22.

Nel 2013 il CNEAI di Parigi presenta una retrospettiva della rivista dal titolo: Armando della Vittoria &Co à Paris

Dal 2012 al 2019 realizza con il gruppo dei Topisti performances a New York, Berlino, Kasterlee, Parigi, Milano, Napoli, Palermo, Gallarate e a Riss(e) di Ermanno Cristini dove nel 2022 presenta la mostra: Tutti i passi che ho fatto non mi hanno condotto da nessuna parte.

Armando Della Vittoria & Co… troviamo il senso del lavoro…proprio nel  “& Co”. I Co stanno per: Company, Compagni, Complici, Colleghi, Coscritti, Convinti, Circoscritti, Commessi, Coscienti, Costanti, Contrari, Colti, Codardi, Creativi, Cresimandi, Cretini, Cristiani, Cretini di nuovo, Creduloni, Crudeli, Carpentieri, Crocerossini, Crocifissi…, Cuochi, Coltivatori diretti, Camionisti, C L, Comunisti, Cheguevariani, Clorofilliani, Crisantemi, Candelabri, Cullatori, Curatori, Cus Cus Clannisti, Clavicembalisti, Cornuti, Cazzottari, Cavillosi, Cefali, Celebratori, Cervelloni, Concessionari, Chicchirichì, Chiropratici, Cinesi & i Ciliegiai.