Non faccio mai mostre generazionali, tuttavia perché una regola sia tale essa deve contemplare la sua eccezione e così è questa mostra, di poetiche molto diverse accomunate dall’età anagrafica degli artisti, appena sotto e appena sopra i trent’anni.
Si tratta di un dialogo a tre: Giovanna Caliari, Carlo Miele, Luisa Turuani, più una diversione che fa da contrappunto o, se si vuole, da attraversamento “discreto”: il lavoro video di Lisa Matthys and Katrijn Geeraert: Play!.
Ho saccheggiato liberamente dalle loro parole per ricavare un’idea e ne è nato questo testo. In quanto insieme di frammenti suggerisce il senso, ma in sospensione, per lasciare spazio agli occhi della mostra.
Luisa: “ricordo che qualche tempo fa avevo una scultura, o forse semplicemente una piccola cosa, È scappata dalle mie mani; mi aveva sempre detto che voleva viaggiare, vedere e scoprire ciò che non poteva immaginare; non ero pronta però al fatto che quel tempo è ora, adesso, in quest’attimo in cui la cerco sperduta”. Giovanna: “I bambini disegnano i cieli altissimi. Danno ragione ai colori, danno retta al cielo”. Carlo: “Come il mare sto impastando la terra con movimenti lenti e improduttivi. Vanno e vengono. Mi sono innamorato di un’immagine; c’è il mare che taglia in due la cartolina. Tutte le mattina devo guardarla per stare almeno un poco bene. La guardo e vi aggiungo qualcosa. Aggiungo e tolgo. Vado e vengo.
Lisa e Katrijn: “Play! is a poetic ode to the free play of children”.
Ermanno Cristini
Giovanna Caliari nasce a Verona nel 1991 dove vive e lavora. Fra le mostre: Cantiere in Lento Movimento, Riss(e), Varese, 2017; Grand Hotel, Surplace, Varese, 2017; Camminare l’Orizzonte. Frontiera, Dust Space, Milano, 2017; Throwing Balls in the Air, Academiae Youth Art Biennale, Franzenfeste, 2016; Untitled (Manifesto), Dust Space, Studi Festival, Milano, 2016; Urban Project, Fabbrica del Vapore, Milano, 2014; Infrarealities 9, Sculpture architecture, I2A International Institute of Architecture, Lugano, 2013.
Carlo Miele nasce a Napoli nel 1989, vive e lavora a Milano. Fra le mostre: Dialogos Terzo, Vitrina Deniska e Galerie Caesar, Olomouc (CZ), 2017; Cantiere in lento movimento, riss(e), Varese, 2017; Doppio Stallo, Primo Piano Gallery, Napoli, 2016; Esattezza, Villa Brivio, Nova Milanese, 2016; Bahamut?, Current, Milano, 2016; (Xn;Yn;Zn) Stratificare Spazi, Spazio Bioforme, Milano, 2015
Luisa Turuani nasce a Milano nel 1992 dove vive e lavora. Fra le mostre: Artagon III, Petites Serres, Paris, 2017; Out of sight 3, Museo di Storia Naturale, Piacenza, 2017; Arteamcup, Bonelli Lab, Canneto sull’Oglio, 2017; Do and undo, Festival della filosofia, ArteSì Gallery, Modena, 2017; Get out, P420 Art Gallery, Bologna, 2017; Step Art Fair, BrerAperta, Accademia di Belle Arti, Milano, 2016; Broom grows in the desert, Galleria Renata Fabbri, Milano, 2015; Urban Project, Fabbrica del Vapore, Milano, 2014.
Lisa Matthys and Katrijn Geeraert nascono rispettivamente nel 1982 e nel 1983, vivono e lavorano a Bruxelles. Fra le mostre: Play!, Visite Film Festival, Antwerp, 2017; Play! /Palestine, Hommage Expo, Bozar, Brussels, 2016; Play! /Palestine, Military Museum, Brussels, 2015; Danse Leopold danst!, Horloge du Sud, Brussels, 2013; O Bairro Baila!, Recyclart, Brussels, 2012.
Lisa Matthys: Flying Carpet, International train station Brussels-South, 2018; Sabagiro, Cultural Center Zwaneberg, Antwerp, 2017; Rue Visitandines 1, Festival Plein Open Air, Brussels, 2016 ; Construction Playground, Cinema Nova, Brussels, 2015; Trampolines, De Markten, Brussels and in POP, Reykjavik, 2012. Co-fondatrice della videopiattaforma White Rabbit’